"Grafici" o “Graphic Designer”? La differenza, i lavori commissionati da "Poste Italiane"

Nella lingua italiana con la parola “grafico” si indica spesso, ed in maniera errata, la figura del “graphic designer”.

Il grafico originariamente era la figura preposta al controllo delle macchine per la stampa tipografica e litografica.
Un bravo grafico, inteso come operatore di macchine di stampa, ha il compito di conoscere macchinari e materiali, per ottenere la massima resa.
Le sue competenze specifiche sono associate alla stampa sui vari supporti.

Il graphic designer invece, è un professionista che si occupa di creare effetti visivi, che hanno la finalità di essere stampati e/o creati.
Oggi si tende ad associare le capacità creative e tecniche del graphic designer alla parola di grafico, che appunto indica un’altra professione.

Il graphic designer ha come caratteristica principale la capacità di usare la fantasia per descrivere l’idea del cliente.
Sono di fatto dei professionisti che operano nel settore della comunicazione da ogni punto di vista.
Spesso hanno competenze specifiche in campi come la fotografia, la tipografia, l’editoria per il web, e sempre più sovente sono esperti di grafica 3D.

Un ottimo esempio del lavoro del graphic designer, è dato dalla grafica commissionata da Poste Italiane.

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Da notare come, la conoscenza dei caratteri da utilizzare, dei colori e delle proporzioni di impaginazione, risulta di fondamentale importanza.
Negli esempi sotto riportati, si nota come un graphic designer deve saper gestire le foto a 360°.

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